Il Nuovo Napoli sarà più italiano. Pronti altri milioni da investire sul mercato

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Il Napoli punta su una rosa meno "straniera". Negli ultimi due mercati i primi acquisti del Napoli erano stati stranieri. Hamsik e Lavezzi nel 2007, Denis dodici mesi fa. La tendenza è cambiata e le prime mosse del mercato 2009 lo evidenziano: Quagliarella e Cigarini, due italiani, anzi due nazionali, il bomber della squadra campione del mondo e il regista dell’Under 21. Sul mercato 2008-2009 erano stati investiti 32 milioni, le prime due operazioni per il prossimo campionato hanno superato i 30, considerando le contropartite tecniche. Nell’organico della scorsa stagione è stata ampia la rappresentanza straniera: 10 giocatori su 26, quota del 38 per cento. In questi due anni Marino ha pescato spesso all’estero perché il budget a sua disposizione non era elevatissimo: nel 2007 spese complessivamente 8,5 milioni per Lavezzi e Gargano, ad esempio.
Dopo le delusioni dell’ultima stagione, e in vista dell’apertura del secondo quinquennio della sua gestione, De Laurentiis ha alzato la cifra da investire per rafforzare il Napoli: punta a creare una squadra in grado di arrivare ai vertici e resistervi.
Le missioni di mercato all’estero erano quasi una necessità, perché più elevati sono i prezzi dei giocatori di valore sul territorio. Adesso i grandi investimenti in Italia sono possibili. E infatti il prossimo colpo potrebbe essere un giovane difensore di qualità: Criscito, prestato dalla Juve al Genoa nella scorsa stagione.
Si profila nel Napoli un taglio degli stranieri anche perché nell’ultima stagione si era creato un clan, quello dei sudamericani, guidato da Lavezzi e Gargano. Nel momento di maggiore difficoltà c’erano state tensioni con il gruppo degli italiani: scattavano ritiri punitivi a causa di alcuni sudamericani che facevano le ore piccole e gli altri, quelli che trascorrevano le serate in casa, si lamentavano. Donadoni ha studiato accuratamente i comportamenti dei giocatori. Considera fondamentale la compattezza della squadra per affrontare bene la prossima stagione ed ecco perché si cercherà di non creare clan, allargando il numero dei giocatori italiani.
Sicuro l’addio di Zalayeta: è un attaccante di spessore, però soggetto a infortuni e a comportamenti perlomeno discutibili lontano dal campo, non verrà riscattato dalla Juve. In dubbio la permanenza di Denis e Datolo, i due argentini acquistati nella scorsa stagione.
Da valutare la posizione del loro connazionale Navarro, alterno tra i pali. Amodio, Bogliacino e Pià, i sudamericani acquistati in C1, sono destinati a partire. Certa, al momento, la permanenza dei tre giocatori ingaggiati nel 2007: Hamsik, Lavezzi e Gargano. Hamsik ha sottolineato con chiarezza le sue intenzioni: «Voglio restare a Napoli, il club ha grandi progetti».
Da giorni, peraltro, la Juve ha allentato la presa su di lui. Gargano si è ripreso bene dall’infortunio subìto all’inizio di marzo. Su Lavezzi, tornato a Rosario senza permesso, il club non cambia posizione: incedibile anche davanti a una buona offerta, peraltro non pervenuta.
In Argentina il Pocho ha parlato con l’ex azzurro Sosa, confidandogli di voler restare a Napoli ma di sentirsi deluso dalla società, che gli aveva assicurato l’aumento dello stipendio da 1,3 milioni a campionato. Lavezzi starebbe riflettendo sugli effetti della sua fuga e dello scontro con Marino.
Fonte: Il Mattino


1 commento:

Anonimo ha detto...

perchè non copriamo anche a trezeguet

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