Napoli e Parma per Cigarini c’è l’appuntamento

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Queste sì che sono irruzioni, queste sì che sono ondate travolgenti: fa caldo, c’è afa e poi ci sono quegli undici milioni di euro (e Savini) che danzano tra un albergo e l’altro, tra un marciapiede e l’altro, e agitano il mercato.
La discrezione è di questo mondo, però, e inevitabil­mente, quando il fascio di luce illumina Luca Cigarini e lo sistema nel bel mezzo dei vialoni tra l’Hilton e il Gallia, la cautela diviene un’arma difensiva: «Sì, per Cigarini il Napoli si è mos­so: ma a gennaio scorso » . Il Parma alza il sipario, nascondendo dietro la riservatez­za la verità d’un contatto che Marino vor­rebbe far diventare contratto: Cigarini piaceva a gennaio scorso, cioé sei mesi fa, e piace ancor’oggi, of course, ma certe co­se si fanno e non si dicono. Il mercato è paralizzato, poi piomba il Napoli e qualco­sa succede: Rinaudo, Maggio, Denis che lunedì atterra in Italia, e ora Cigarini da strappare alla concorrenza spagnola, da consegnare a una big, come sussurrato su Kiss Kiss da Giovanni Bia, ex libero par­tenopeo e ora procuratore ( anche) del ventuneenne centrale: «Conosciamo tutti Marino e sappiamo che non lascia trape­lare niente. Se potesse, Marino neghereb­be anche di essere nato. Sa fare molto be­ne il suo mestiere. Cigarini lascerà Par­ma soltanto per una piazza importante».

Marino e Ghirardi si sono sfiorati in Le­ga, hanno ripercorso i tratti salienti della telefonata dell’altra sera, si sono ripro­messi un aggiornamento a breve, avendo il Parma la possibilità di cedere il Ciga al Genoa per la metà (6.5 milioni di euro), strappando anche Leon. C’è abbondanza tecnica anche a Napoli e Ghirardi è stato avvisato: oltre a Savini, restano a disposi­zione Bucchi, De Zerbi e, magari, anche Dalla Bona, ambiziosamente devoto al Chievo.
DOMIZZI STOP - Il mercato ha tempi lun­ghi, in genere, ed è per questo che Mau­rizio Domizzi viaggia, virtualmente, sulla Napoli- Genoa, da un bel po’. Trattativa che rimane congelata da quella differen­za ( «un milione di euro» an­nuncia Preziosi), ma che ri­mane comunque aperta: l’appuntamento di ieri, all’­ Hilton, non ha prodotto ef­fetti, ma il discorso è sem­pre vivo. Napoli e Genoa non litigheranno mai e Pre­ziosi rimane ottimista ad ol­tranza:
« Abbiamo rapporti splendidi tra tifosi e tra club. Ringrazio ancora De Laurentiis che s’è fatto da par­te su Palladino, evitando qualsiasi tipo di asta». Domizzi è là, a un milione dal Ge­noa. Più solidi i contorni di Emanuele Ca­laiò col bianconero del Siena, almeno se­condo le voci raccolte ieri.
LE SPIE - Il Napoli prende forma, anche fuori dal campo: Fabio Viviani resta nel­lo staff, come vice di Reja, dopo aver tro­vato l’accordo con Pierpaolo Marino. Ma il Napoli prende anche le misure dei suoi avverasi d’Intertoto ( andata 19 o 20, ri­torno 26 o 27), spedendo due spie sulle tracce dell’Ofk Belgrado e del Panionios di Atene. Meglio sapere di che pasta son fatti.
AGOSTO RICCO - Il 3 luglio si comincia a correre in Austria, a fine luglio ci sono i tre punti dell’’Intertoto, e ad agosto scen­dono in campo le grandi firme. L’ 1 do­vrebbero arrivare gli argentini del Boca Juniors, al San Paolo; ma il 21, questo è sicuro, come da annuncio ufficiale, la sce­na tornerà ad essere del trofeo Birra Mo­retti, che sceglie un periodo più avanzato, rispetto al passato, ma che conferma la formula e la sfida tra Napoli, Juventus ed Inter. Non ci sarà da annoiarsi. Sul piatto della bilancia il club partenopeo può inserire altre alternative come Bucchi e De Zerbi Alt per Domizzi al Genoa.
Fonte: CDS


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