Napoli schiavo d’una norma, quella che regola il tesseramento degli extracomunitari. È questo che sta condizionando il suo mercato azzurro fuori dell’Italia. È questo che ha fatto andare irrimediabilmente a monte l’ingaggio di Tomas Costa, l’argentino mediano del Rosario. Tutti occupati, infatti, i tre posti a disposizione. E il rammarico è che due di questi tre posti «appartengono» a calciatori in prestito ad altre società: Ruben Maldonado e Inacio Pià. L’ultimo, fresco d’assegnazione, è invece di Nicolas Navarro. E allora, sino a quando uno degli extracomunitari non sarà ceduto all’estero oppure il suo contratto non scadrà, prima d’avviare una qualsivoglia trattativa il Napoli deve accertarsi della doppia nazionalità del calciatore al quale è interessato. Una limitazione, non v’è dubbio. Un mercato molto più ristretto e, per giunta, anche il rischio di valutazioni assai più alte. Ma Marino non s’arrende. E dopo l’abbandono dell’affare Costa ha già puntato un altro calciatore: Bruno Fornaroli, in verità già «marcato» a dicembre scorso, ma allora proprietario del solo passaporto uruguaiano. Ora, invece, le cose son cambiate. Fornaroli, ventunenne talento del Nacional di Montevideo, novità assoluta del calcio d’Uruguay, assistito da Pablo Betancourt che è pure procuratore di Gargano e Bogliacino, ha scoperto d’avere bisnonni liguri e quindi tra sette-dieci giorni sarà in Italia per avviare le pratiche del doppio passaporto. Fornaroli, dunque, l’obiettivo azzurro. Attaccante, leggerino (63 chili per 175 centimetri d’altezza) ma rapido in area di rigore, di piede destro ma capace di giocare anche con l’altro, può giocare da punta centrale e anche da esterno. Abile nel palleggio, amante del «cucchiaio», capace di belle acrobazie, è esploso all’inizio del 2007, dopo un periodo nero che lo stava allontanando dalla prima squadra. Al punto che in poco più d’una stagione Bruno Fornaroli detto «El Tuna», l’inutile, è diventato l’idolo dei tifosi del Nacional e il più corteggiato dalle ragazze di Montevideo per la sua faccia d’angelo. Valutazione del giovanotto: attorno ai cinque milioni di euro. Quasi il doppio di quanto l’avrebbe pagato il Napoli se solo avesse potuto prenderlo a gennaio. Quasi il doppio, anche perché negli ultimi tempi si sono interessati a lui almeno un altro paio di club: la Lazio e il Totthenam in particolare.
Il Mattino
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