S’è consolato subito, Marino. Dopo il rifiuto di Modesto s’è lanciato deciso su Mannini e l’ha ingaggiato anticipando l’Inter. Daniele Mannini, toscano di Viareggio, ventiquattro anni, centrocampista esterno, praticamente attaccante, pupillo prima di Mario Somma e poi di Serse Cosmi è del Napoli a titolo definitivo. Sette milioni di euro a Corioni e cinque anni di contratto al giocatore che guadagnava 100mila euro sino a ieri e che da domani ne guadagnerà 250mila. A patto, però che si metta subito agli ordini di Reja. Che cosa vuol dire? Vuol dire che il Napoli ha tempo sino a martedì per dire al Brescia (dove sta per trasferirsi De Zerbi) se vuole Mannini subito (pagando appena un po’ di più), oppure se può aspettare sino a luglio. Un’eventualità, questa, legata a un’altra trattativa: quella per Mauro Esposito con la Roma per un prestito sino a fine campionato. In verità la Roma ha già un mezzo impegno con il Genoa, ma il ventinovenne di Polvica di Nola ha detto al club che o viene a Napoli oppure resta dove sta. Insomma, le cose stanno in questo modo: o Esposito subito e Mannini a cominciare dalla prossima stagione, o niente Esposito e Mannini immediatamente. Stringe i tempi, dunque, il Napoli ed è soddisfatto Edy Reja. Mannini - figlio di quell’Alessandro che fu portiere del Bari, del Pisa e della Cremonese e che da ragazzo fu mascotte del Pisa, poi portierino che all’età di dieci anni lasciò la porta per trasformarsi in attaccante -, Mannini, si diceva, è il tipo di calciatore che dà a Reja delle alternative. Innazitutto, all’occorrenza può essere il sostituto di Lavezzi, ma soprattutto può essere l’attaccante di destra o anche di sinistra nel tridente. Ed è proprio questa la grande novità: il Napoli ora potrà cambiare pelle. Ora, e così sembra intenzionato a fare Reja, non sarà più costretto a sentirsi indissolubilmente legato al 3-5-2 , ma potrà optare anche per un 4-3-3 d’ultima generazione azzurra. Anche se per far questo Reja dovrà convincere Domizzi a fare il terzino di sinistra della riga a quattro. Dunque, di qui in avanti il Napoli potrebbe essere anche questo: Iezzo; Cupi, Cannavaro, Contini e Domizzi; Blasi, Gargano e Hamsik; Esposito o Mannini, Zalayeta e Lavezzi. Certo, formazione un po’ sbilanciata, che avrebbe bisogno d’un mediano di forza e di difesa al posto di Gargano visto che Hamsik guarda solo avanti, ma squadra da mettere alla prova. Fosse arrivato Ciccio Modesto a fare l’esterno di destra d’un centrocampo a cinque, invece, si sarebbe rafforzato il vecchio disegno. Ma Modesto ha detto no facendo andare a monte l’accordo che Marino aveva già trovato con la Reggina (4,5 milioni di euro) e anche quello già raggiunto dal dg azzurro col suo procuratore. «Ragioni personali», ufficialmente. Ma potrebbero non essere estranee al comportamento di Modesto sirene viola e giallorosse. Dietro il no del difensore, infatti, potrebbe esserci la Fiorentina e ancor più la Roma. E il mercato, anche quello azzurro, continua.
Fonte: Il Mattino
Fonte: Il Mattino








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