Si chiama Abel Hernandez, ha diciassette anni e gioca da prima punta nel Central Espanol, squadra del campionato uruguaiano. E’ uno dei tanti giovani, sudamericani ed anche europei, adocchiati da Pierpaolo Marino per il Napoli del futuro. Hernandez, cognome molto diffuso in Sudamerica, fino a tre mesi fa era uno sconosciuto. Giocava nel settore giovanile del club rossoblu. E’ stato lanciato a sorpresa dal direttore tecnico del Central, Adan Machado, ed ha già realizzato cinque gol in quattro partite, una doppietta al Bella Vista proprio l’altro ieri . Alto 1.84, giocatore di colore come Zalayeta, Hernandez è già entrato nell’orbita della nazionale Under 20 guidata dal ct Aguirre. A Montevideo dicono che sia più forte di Cavani, la promettente punta che il Palermo rilevò dal Danubio a gennaio scorso. Per ora la quotazione di Hernandez è quella di un giovane che si è appena messo in luce, cioè una manciata di euro.Tra qualche mese, se dovesse continuare a far gol, lieviterebbe non poco. Ed il Napoli starebbe provando a strappare un’opzione prima che si scateni un’asta. Hernandez resterebbe al Central Espanol anche per il torneo di clausura per poi trasferirsi in Italia a giugno. Marino è all’opera per vedere in azione un paio di talenti individuati da tempo e la settimana prossima assisterà ad un paio di partite internazionali. Una di queste è San Marino- Slovacchia dove è impegnato Hamsik. Ma non è escluso che si rechi anche a Praga, il 17 per assistere anche a Repubblica Ceca- Slovacchia. Grazie ai buoni rapporti con Jurelaj Venglos, l’avvocato che cura gli interessi anche di Hamsik, vorrebbe portare a Napoli un altro giovane emergente dell’Est europeo. Uno slovacco o un ceco, purchè sia di prospettiva e vantaggioso dal punto di vista economico. E poi mettere le mani su Hernandez del Central Espanol, appena diciassettenne.
Fonte: Corriere dello Sport
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