Gli interessi del Napoli

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Italia, Slovac­chia, Lituania, Argentina, Francia: il giro del mondo in una decina di nomi; il mondo del Napoli in quel giro sconfinato che condu­ce oltre Rolando Bianchi. L’Italia del Napoli è Fran­co Semioli, sarebbe Fran­co Semioli: ma al Chievo le indicazioni consegnate dal tornante sono precisis­sime e la direzione dei so­gni conduce a Roma - im­possibile - oppure risale verso Firenze - probabile ­tappa di riavvicinamento per la Nazionale perduta. L’Italia del Napoli è anche Matteo Brighi, ventisei anni, gli ultimi tre con il Chievo Verona, un ca­gnaccio duro a mollare, un «ringhio» versione più po­polare, la new entry di questo mercato già effer­vescente. L’Italia del Na­poli è infine Antonio Noce­rino, ventiduenne di Santa Lucia, quindi indigeno, un purosangue, il regista classico del quale potreb­be aver bisogno Reja ma anche un incontrista con piedi solidi o un mediano d’un centrocampo a cin­que: la Juventus l’ha appe­na ripreso dal Piacenza, pagandolo una cifra blu, ma chissà se....
La Slovacchia del Napo­li, pardon di Pierpaolo Marino, è Marek Hamsik, vent’anni il 22 luglio e un talento grosso così: cen­trale o laterale, incursore o mediano, cinque milioni di euro di buoni motivi per prenderlo - secondo il dg azzurro - otto milioni di buone intenzioni per ce­derlo, secondo Gianluca Nani, il dg d’un Brescia lu­singato da così tante atten­zioni. La Lituania del Na­poli, pardon sempre quel­la di Pierpaolo Marino, è invece Marius Stankevi­cius, ventiseienne di Kau­nas, il biondo platino che risalta in ogni dove, in di­fesa o a centrocampo e qualche volta anche - per­sino, viene da dire - in at­tacco, avendo scoperto di avere il vizietto del gol. Il «pupillo» del dg è proprio Stankevicius, giocatore a tutto campo, da un bel po’ nella lista degli oggetti del desideri. Il Napoli di Ma­rino è trattegiato qua e là per il mondo e in Argenti­na c’è dell’altro, c’è stavol­ta la sagoma «rassicuran­te » di Ugo Mariano Pavo­ne, 24 anni, centravanti dell’Estudiantes che piace tanto al Betis di Siviglia, che piace anche a chi a Castelvolturno ha siste­mato più volte nel lettore i dvd che riguardano que­st’ariete sudamericano.
Il Napoli che verrà avrà tracce di universalità, per­ché il tour esplorativo di Pierpaolo Marino è arri­vato sino in Francia, dopo esser passato da Bologna, dove soggiorna Mourad Meghni, un po’ genio ed un po’ sregolatezza rosso­blù ma d’importazione transalpina, il cosiddetto Zizou «de noantri», un tre­quartista che sa stare tra le linee, fare il quarto di sinistra o l’esterno d’un tridente, ma che in Italia ha sinora lasciato vari punti interrogativi sparsi nell’erba: «Ho saputo an­che io che c’è questa pos­sibilità. Ma c’è anche il Palermo. Napoli è una piazza che ti prende, me ne ha parlato il mio amico Terzi», ha sussurrato a ra­dio Kiss Kiss Meghni,che però piace tanto, anzi tan­tissimo alla Lazio. Il Napo­li che va oltre Bianchi è un mondo ancora da scoprire.
Fonte: Corriere dello Sport


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