IL NAPOLI TORNA A NAPOLI RIDIMENSIONATO .

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Il Napoli che il prossimo sabato ritorna al San Paolo dopo aver disputato due incontri fuori dalle mura amiche dello stadio di Fuorigrotta è un Napoli in parte ridimensionato, dopo le partite di Coppa Italia e l’incontro casalingo con il Treviso avevano creato un aspettativa forse non reale tra i tifosi del Napoli e tra la stessa dirigenza partenopea. La sconfitta di Piacenza, e il brutto pareggio di Arezzo restituiscono un Napoli senza gioco, senza idee, con un forte dubbio sul modulo da adottare tenendo conto che gli uomini che scendono in campo forse non hanno le caratteristiche adatte per applicarlo. Lo stesso allenatore Edy Reja sembra non avere le idee del tutto chiare su come schierare i propri uomini. Ad Arezzo ad esempio è partito con il 4-3-1-2 con Amodio al posto di Bogliacino, mossa che assicura maggiore protezione per la difesa, ma riduce i maniera netta l'inventiva in mezzo al campo, qui nasce il primo dilemma per Reja o forse è un dubbio che abbiamo solo noi tifosi, Bogliacino o Amodio che ruolo dovrebbero ricoprire? Regista o Libero? Reja ad inizio precampionato fece capire di volere far giocare Bogliacino alla Pirlo, ora tenuto conto della differenza di spessore tra i due giocatori, ma onestamente Pirlo non gioca alla Bogliacino, nel senso che Reja costringe l'Uruguaiano ad mantenersi basso avanti alla difesa, ma il milanista invece segue l'azione dei compagni fino a dentro l'aria di rigore avversaria, ma questo a Bogliacino non è permesso perchè? L'altro errore di Reja a detta di molti è il non uso delle corsie laterali, da sempre fonte di preziosi cross per gli attaccanti in generale, per questo motivo costringe Calaiò a giocare largo e spesso lontano dalla porta lasciando Bucchi in preda alla gabbia dei difensori avversari. Infine c'e' il capitolo De Zerbi anche qui non si capisce come Reja voglia sfruttare le caratteristiche del "fantasista" azzurro, lo fa giocare largo quasi da esterno e quasi sempre sul lato di Calaiò, lasciando Dalla Bona sull'altra corsia. Ma non sarebbe più giusto lasciarlo libero di muoversi dietro le punte per non dare riferimenti all'avversari, perchè oramai tutti sanno che se bloccando lui annullano il gioco del Napoli. Insomma non è meglio tornare al classico 4-4-2 con De Zerbi dietro le punte e Bogliacino libero di seguire l'azione magari alternadosi con Dalla Bona o Montervino in copertura. Il Napoli attuale, almeno quello visto in versione trasferta non convince e sarebbe meglio correre ai rimedi subito prima di iniziare a sentire il fiato della Juventus sul collo o di perdere di vista le altre pretendenti alla vittoria finale.
Alessandro Scetta


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