CALAIO'-BUCCHI, LA COPPIA GOL PIU' INVIDIATA

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Bucchi-Calaiò. Finalmente insieme. Finalmente in coppia i bomber azzurri re del gol nell’ultima stagione: 29 in B il primo, 18 in C l’altro. Numeri alla mano, è questo l’attacco più invidiato della nuova serie B. Persino più di quello della Juve che per ora s’affida a Bojinov e Zalayeta. «Sì, un potenziale offensivo senza precedenti. Ma - racconta Calaiò - non restringerei il discorso a noi due e basta. L’attacco del Napoli è formato anche da Sosa, da Pià e anche da De Zerbi». Già, De Zerbi. L’uomo dell’ultimo passaggio. Il suggeritore. Ma anche il disegnatore i punizioni che incantano i portieri. «Lui - dice un entusiasta Calaiò -, è l’uomo delle verticalizzazioni, del pallone dato nel corridoio. Insomma, De Zerbi è il giocatore che ti fa fare gol». Un quarto d’ora assieme nel molto amichevole match contro la rappresentativa Carnica, tutta qui sino ad oggi, la storia che può raccontare la nuova coppia gol. Colpa di quel maledetto accidente al ginocchio capitato a Calaiò giusto al primo allenamento. Ma il peggio è passato. Il ginocchio è tornato come prima e l’attaccante lucida la mira in vista del «Moretti». «Un triangolare prestigioso. Sarebbe bello vincerlo di nuovo. I successi, si sa, danno morale. E quello di un anno fa, oltretutto, ci ha portato anche fortuna. E poi avere di fronte Juve e Inter è sempre stimolante». Calaiò e Bucchi. E tutti e due giurano che non ci sarà egoismo là davanti. E neppure problemi di coesistenza. E tantomeno di modulo. «Il modulo? Bisogna solo mandare a memoria i movimenti - dice Calaiò -. Il resto verrà da solo». Già: 4-3-3, oppure 4-3-2-1? Niente da fare. Il discorso qui si ferma. Affari dell’allenatore. L’importante è giocare interpretare il ruolo come l’allenatore vuole. Però una differenza c’è. Il disegno con due punte e con De Zerbi trequartista aiuterebbe Bucchi e Calaiò a stare meglio assieme. Dando per scontato Bucchi inamovibile, invece,il 4-3-3 potrebbe dare grattacapi a Calaiò. Il quale un attaccante di fascia non è proprio, dove per attaccante di fascia s’intende un’ala vecchio stile. Ma forse la preoccupazione è un po’ eccessiva. Il 4-3-3 di Reja, infatti, non sembra assai ortodosso. Per capirci, Zeman lo scomunicherebbe. Forse anche per questo Reja rincorre con maggiore convinzione il modulo che vuole due punte e il trequartista. Un modulo che salverebbe tutti là davanti e che farebbe assai felice soprattutto Calaiò. Ma questo verrà dopo. Intanto, subito, venerdì sera, c’è da non mancare l’appuntamento col «Moretti» prima, vera vetrina di stagione.
Fonte: Il Mattino


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