BUCCHI: "CASA NAPOLI, CASA MIA"

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« Fossi nel tifoso napo­letano, mi abbonerei subito perchè que­sta squadra grazie anche ai i nuovi in­nesti dimostrerà carattere, voglia di far bene, attaccamento alla maglia. In fon­do è quello che vuole vedere la gente, indipendentemente dai risultati » , dice Cristian Bucchi.Spot migliore per lanciare la campa­gna abbonamenti il Napoli non avrebbe potuto coniare. Se Bucchi, l’ex canno­niere di B, si mostra così sicuro di sè sarà difficile resistere alla tentazione di correre al botteghino. « I miei gol, le gio­cate di De Zerbi, la forza di Cannavaro e Domizzi, il valo­re dei calciatori che già c’e­rano, c’è tutto per essere otti­misti. Mi chiamano lo zingaro del calcio perchè ho girato tante squadre- sottolinea l’at­taccante marchigiano che di­vide la camera con Domizzi­eppure non avevo mai trovato uno spogliatoio simile. Con noi che siamo appena arriva­ti, hanno cominciato a scher­zare fin dal primo giorno: ga­vettoni, barzellette, giochi di ogni specie. Si vede che c’è voglia di creare in fretta un grande gruppo in modo da partire con il piede giusto.Contro l’Aek Atene, abbiamo dato una dimostrazione di compattezza di squa­dra. Eravamo concentrati più sulla fase difensiva, volevamo verificare contro una squadra che l’ 8 agosto sarà impe­gnata per i preliminari di Champions League di cosa eravamo capaci. Ebbe­ne, non ricordo un pericolo serio corso dalla difesa nel primo tempo tranne un normale intervento di Iezzo » Ieri a Napoli è scattata la prevendita degli abbonamenti ed i primi riscontri arrivano fino ad Hermagor dove il cal­do imperversa nonostante qualche spruzzatina di pioggia pomeridiana. « Centocinquanta tessere piazzate in un’ora » , informa il dg Marino a metà mattinata. Ma Bucchi si traveste da pro­vetto promoter per conto della so­cietà: « Per applicare bene questo nuovo modulo occorre conoscersi meglio e crescere sotto il profilo atletico. Per quanto mi riguarda, so adattarmi a tut­ti gli schemi. Negli ultimi anni ho avu­to la fortuna di migliorami e curare cer­ti aspetti. Ed anche di giocare al fianco di giocatori importanti: Zola, Suazo, Melli, Nakata, Rapajc, Luiso, Comandi­ni, Ganz, Oliveira, Colacone e sicura­mente ne dimentico altri. Ho agito da prima punta ed ho imparato a fare da sponda; ho giocato in coppia con un’al­tra punta ed ho cercato la profondità. Mi trovo bene con tutti ed il coraggio di lottare gomito a gomito con gli avversari non mi manca » . Bucchi ricorda tecnici che hanno usato moduli diversi: « Con Galeone faceva­mo il 4- 3- 3; con Giampaolo il 4- 4- 2 e con Pioli il 4- 3- 1- 2. Non vedo alcun tipo di pro­blema. E se con l’Aek non ab­biamo fatto gol è dipeso dal fatto che eravamo più attenti a non prenderli » Di mattina e pomeriggio, Reja ordina fino alla noia esercitazioni sul possesso pal­la. E Bucchi si rivela abile anche nella partecipazione al gioco. Si muove in scioltezza anche Savini che annun­cia: « Sono a buon punto e appena sare­mo in grado di azionare le ripartenze con attaccanti simili faremo male a chiunque » .Ma mentre la squadra sta per rientra­re in albergo, da Napoli arriva il dato del primo giorno di campagna abbona­menti: mille tessere piazzate in venti­quattr’ore per centottantamila euro di incasso. E Bucchi strizza l’occhio: « Vi­sto? Il tifoso sa che possiamo divertirci anche se dovessimo trovare sulla nostra strada alcune big. In B, la concentra­zione serve contro il Crotone, l’Albino­leffe o il Piacenza. Contro la Juve, in­vece, non c’è bisogno di caricarti, basta il San Paolo pieno »
Fonte: Il corriere dello sport


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